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Ven, Giu
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- Ti aspetto per un caffè -

Società e cultura
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Dopo una pausa, ritorna questa rubrica “Ti aspetto per un caffè”, un dialogo tra me e mio figlio

su tematiche importanti affrontate da due punti di vista differenti, nell’ottica non del giudizio, ma della curiosità.

Essendo madre di due figli maschi, mentre li vedevo crescere giocando con le macchinine e i soldatini, mi sono sempre preoccupata di educarli al rispetto per l’immagine femminile e la donna, spiegando loro che uomini e donne devono avere pari dignità e opportunità. Ricordo ancora quando in occasione dell’8 marzo, ritornavano coi lavoretti eseguiti a scuola per festeggiare la figura della donna. Mi rendo conto che gli anni sono passati e ancora oggi di fronte ad una buona tazza di caffè ci ritroviamo a confrontarci su questo tema.

“Forse non te l’ho mai raccontato ma papà, quando eravamo fidanzati scendeva tutte le volte ad aprirmi la portiera della macchina – ho detto a mio figlio, con aria trasognata - e spesso arrivava con i fiori, ora invece non lo fa più, prima era così premuroso!

“Forse ti sorprenderai - mi ha risposto mio figlio, guardandomi in faccia ridendo - ma papà potrebbe essere considerato un femminista del nuovo millennio, ha smesso di stare dietro a stereotipi e ti vuole bene tutto l’anno”.

Il dialogo è proseguito più o meno in questi termini. Ma cosa dici - ho risposto io di getto con grande disappunto - dove è finita la cavalleria di un tempo? - Cara mamma, ragioniamo insieme su quali siano le radici di quello che tu chiami “cavalleria”. Magari un tempo gli uomini avevano troppi errori da farsi perdonare. Oggi invece di stordirci con inutili regali preferiamo rispettarci giorno dopo giorno.

Queste parole di mio figlio, che mi risuonavano nuove, mi hanno fatto riflettere che anche nella scuola sta prendendo piede questo discorso. Volendo citare un esempio i libri delle elementari si stanno aggiornando e i ruoli di genere non sono più così marcati come un tempo. “Ma quindi non ci faremo più regali?”, ho chiesto a mio figlio con fare inquisitorio.

Lui con lo stesso sguardo di quand’era bambino mi ha risposto: “continueremo a farci i regali senza aspettare che sia il calendario a decidere”

Vi saluto con la citazione di una celebre attivista per i diritti delle donne, Gloria Steinem: “Il giorno in cui le donne avranno la stessa libertà degli uomini, non solo saremo libere, ma gli uomini non potranno più essere oppressi da questa idea falsa che esistono ruoli predefiniti per ogni genere”.

Nadia Santo