l movimento LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) si straccia le vesti per un libro scritto da don Paolo Gariglio, parroco emerito di Nichelino. Dice che è “omofobo” e chiede l’intervento delle autorità.
E allora che cosa vogliamo fare?
Sequestrare tutte le copie in circolazione? Bruciarle? Vietarne la lettura ai minori? Spedire l’autore in un campo di rieducazione?
In un mondo in cui in tema di sesso ognuno scrive quello gli pare vorrete mica impedire a un prete di periferia di dire la sua?
Il libro, esaurito e fuori catalogo, adesso sarà ristampato. Era già stato tradotto in spagnolo e aveva avuto larga diffusione anche in Sudamerica.
Commenta don Paolo: "L'ho scritto più di dieci anni fa e nella sostanza oggi scriverei le stesse cose, magari con un'oncia di carità in più, come ci insegna Papa Francesco. Viviamo nella cosiddetta società liquida, ma non dobbiamo avere paura di parlare di cose solide. Si nasce femmina o maschio; il matrimonio è tra un uomo e una donna. Su questo la penso come la Merkel. E allora?"