"Uno scout è un uomo passabile in un salotto, indispensabile in un naufragio", questa frase di Robert Baden-Powell è sintetica
Ma come realizzarlo? Ci sono tanti spunti, primi fra tutti la Promessa e la Legge Scout che vedremo più avanti, ma prima conviene fare un salto sul sito internet (www.fse.it) della nostra associazione, la Federazione Scout d’Europa (FSE) e leggere ai primi due articoli dello Statuto associativo:
Art. 1 - L’«Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici» (della Federazione dello Scoutismo Europeo - Fédération du Scoutisme Européen), costituita a Roma il 14 aprile 1976, è sul piano nazionale un movimento educativo che ha lo scopo di formare buoni cristiani e buoni cittadini secondo il metodo autentico e nello spirito del movimento scout ideato e realizzato da Lord Robert Baden Powell, interpretato cattolicamente ed armonizzato con l’indole della gioventù italiana nello spirito della fraternità europea.
Art. 2 - Per realizzare tale scopo l’Associazione curerà nei giovani: la formazione cristiana, attraverso l’approfondimento della fede insegnata dal Magistero della Chiesa, una intensa vita sacramentale e la partecipazione alla vita della Chiesa; la formazione del carattere e della personalità; l’orientamento professionale e l’abilità manuale; lo sviluppo fisico attraverso la sobrietà e la vita all’aperto; il senso della carità verso il prossimo e la preparazione alla vita sociale e civica.
Nell’articolo 2 vengono citati i famosi 4 punti di BP, che sono il fondamento della proposta educativa scout, e tutti sono interpretati sotto una luce particolare: la cura della formazione cristiana, che è il cardine della scelta della FSE.
Il metodo scout mira quindi allo sviluppo armonico della persona, in cui la Promessa e la Legge Scout sono i pilastri che poggiano sulla responsabilità personale e il senso dell’onore di ciascuno.
Infatti la Promessa Scout recita:
“Con l'aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per servire Dio, la Chiesa la Patria e l'Europa;
- per aiutare il prossimo in ogni circostanza;
- per osservare la Legge Scout/delle Guide”.
La Legge si limita in effetti ad esporre il buon comportamento che ci si attende da uno scout.
Legge Scout
1. Lo Scout considera suo onore il meritare fiducia
2. Lo Scout è leale
3. Lo Scout è sempre pronto a servire il prossimo
4. Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout
5. Lo Scout è cortese e cavalleresco
6. Lo Scout vede nella natura l'opera di Dio: ama le piante e gli animali
7. Lo Scout obbedisce prontamente
8. Lo Scout sorride e canta anche nelle difficoltà
9. Lo Scout è laborioso ed economo
10. Lo Scout è puro di pensieri, parole ed azioni
La FSE, rifacendosi alla tradizione secolare dello scoutismo cattolico in Italia, considera inoltre lo scoutismo maschile e il guidismo femminile due diverse esperienze e applicazioni dello stesso metodo educativo scout. Quindi, per motivi puramente educativi e per rispetto della vocazione di ognuno, propone che l'educazione dei ragazzi e delle ragazze sia attuata in strutture distinte, nelle quali vengono organizzati anche momenti di incontro, le cosiddette attività di intereducazione.
Il Gruppo Scout FSE quindi si struttura in due "Sezioni", maschile e femminile, e a sua volta ogni Sezione è suddivisa in tre "Branche".
La SEZIONE FEMMINILE è quindi composta da:
- Il Cerchio, formato dalle Coccinelle
- Il Riparto, formato dalle Guide
- Il Fuoco, formato dalle Scolte
Le Coccinelle (8-11 anni)
Nel contatto con il mondo naturale del bosco, nel clima di fantasia loro proprio, le Coccinelle si preparano a diventare brave Guide. Le buone abitudini, il gioco e l’osservazione della natura alimentano il clima di gioia e della “Famiglia Felice” con l’obiettivo di superare il naturale egocentrismo dell’età imparando ad andare incontro alle altre bambine.Le Guide (11-16 anni)
Con il gioco leale, la Vita all’Aperto ed il sistema delle Squadriglie, le Guide si preparano a diventare donne di carattere. Esse acquistano salute ed equilibrio imparando ad amare e servire il prossimo diventando progressivamente più responsabili verso se stesse e le proprie compagne di squadriglia. Tramite il clima di avventura che si respira nel Riparto e immergendosi nella natura le Guide sono portate poi a scoprire il senso del proprio impegno verso Dio, la Patria ed i propri simili.
Le Scolte (16-21 anni)
Il cammino della Scolta è il completamento del guidismo attraverso l’approfondimento della vita spirituale, sociale, culturale e fisica. Tutte le tecniche imparate e le doti acquisite sono unificate nell’equilibrio della persona attraverso i quattro punti nei quali si articola il programma delle Scolte: Comunità, Strada, Fede, Servizio.La SEZIONE MASCHILE è composta da:
- Il Branco, formato dai Lupetti
- Il Riparto, formato dagli Esploratori (o Scout)
- Il Clan, formato dai Rover
I Lupetti (8-11 anni)
Vivendo in spirito di cristiana letizia, di lealtà e sincerità, i Lupetti, attraverso le storie di Mowgli, fanno del loro meglio per “giocare bene per imparare a vivere bene” e diventare quindi migliori Esploratori. L’abitudine a voler bene agli altri si acquisisce attraverso la pratica della Buona Azione quotidiana.Gli Esploratori (11-16 anni)
Riuniti in un piccolo gruppo di amici, la Squadriglia, dove ognuno ha un incarico di responsabilità, gli Esploratori vivono la magnifica avventura dello scoutismo. Nello spirito della Legge e della Promessa fanno della vita all’aperto la loro palestra di vita per sviluppare il proprio carattere e per aiutare il prossimo.I Rover (16-21 anni)
Lungo la Strada il Rover matura le sue scelte di vita per divenire un Uomo nel significato completo e cristiano della parola. Con la cerimonia della Partenza, coronamento della Promessa Scout, lo scout s’impegna a realizzare i più alti valori di vita e a svolgere un servizio continuativo e disinteressato, coerente con la sua vita di fede.Con la Partenza si completa a 21 anni un percorso educativo iniziato all’età di 8, che ha attraversato tutte le fasi di crescita e formazione di una persona con l’obiettivo di renderla intraprendente e capace di affrontare sfide della vita. Proprio con questo spirito, alla conclusione della Partenza, il capo Clan consegna simbolicamente un’accetta al ragazzo e prima di salutarlo, richiamando le parole di Baden Powell, gli dice “ora vai, e se la strada non c’è, fattela”.
Dopo la Partenza, rimanere a fare servizio nell’associazione come Capo, o continuare il proprio percorso con un servizio presso altre realtà, è la naturale prosecuzione dell’esperienza scout. Gli anni passati con gli scout arricchiscono e donano delle competenze non solo limitate all’arte di sapersela cavare, ma lasciano un’impronta nella personalità non limitata al fare le cose in un certo modo, ma all’essere e vivere secondo determinati ideali.
“Semel Scout, Semper Scout”.
Massimo Gallizio