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Dom, Dic
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Papa Francesco in Congo e in Sud Sudan

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“Il mondo è in guerra, fermiamoci!”, è stato questo l’appello lanciato da Papa Francesco nella conferenza stampa sul volo di ritorno al termine del suo viaggio in Congo e in Sud Sudan.

Questo pellegrinaggio in Africa, in due paesi lacerati da decenni di conflitti, più volte rimandato, era una delle tappe del pontificato che gli stava più a cuore. Il Papa è stato accolto con enorme affetto e simpatia dal popolo. Si è trattato di un viaggio ecumenico perché il Santo Padre era accompagnato dall’arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby e dal moderatore presbiteriano di Scozia, Ian Greenshields.

“L’idea che Africa sia una terra da sfruttare dobbiamo eliminarla”, ha sottolineato Papa Francesco, che in Congo ha vissuto incontri toccanti con feriti e mutilati vittime della guerra: “tanto dolore, tutto per prendere le ricchezze…”.

L’altro grande tema è stato il commercio di armi: “nel mondo questa è la peste più grande. Mi hanno detto che senza vendere armi per un anno finirebbe la fame nel mondo. Non so se è vero. Ma oggi la vendita delle armi è al top e non solo tra le grandi potenze”.   

Papa Francesco, 86 anni, continua infaticabile il suo pellegrinaggio in mezzo all’umanità martoriata. Le prossime mete dei suoi viaggi apostolici saranno Lisbona, Marsiglia e forse la Mongolia. L’anno prossimo vuole andare in India. “Non è come all’inizio del pontificato - dice - questo ginocchio dà fastidio, va avanti lentamente, poi vedremo”.