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Perchè siamo così infelici?

Etica
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Il Global Emoticon Report 2022 redatto dalla Gallup, nota società di ricerche, nell’indagine svolta l’anno scorso in 122 paesi

afferma che il tasso di tristezza solitudine e stress è stato in assoluto il più alto dal 2006. Due dati tra i tanti: si stima che 330 milioni di adulti passano almeno due settimane senza parlare con un amico e familiare; un quinto di tutti gli adulti non ha una sola persona al mondo su cui poter contare per essere aiutata.

Le cause dell’infelicità? Povertà, relazioni sociali, comunità deboli, fame, solitudine, mancanza di un buon lavoro. “Due miliardi di persone vivono con un reddito insufficiente e altri 2 miliardi sono così infelici nel luogo in cui vivono, che non lo consiglierebbero a nessuno dei loro conoscenti”. Inoltre, sul piano sociale, rivolte, scioperi e manifestazioni antigovernative sono aumentate del 244% dal 2011 al 2019. Ma non è che le ragioni dell’insoddisfazione esistenziale risiedano altrove? Esistono croci che altri ci procurano: una malattia grave, il figlio che si perde nella droga o nell’imbecillità, un dissesto economico, il coniuge che ti molla. E poi ci sono croci fabbricate con perizia da noi stessi e sono forse le più numerose. Ma come si fa ad essere felici quando siamo talmente concentrati su noi stessi da divenire un buco nero che tutto ingoia e distrugge? Se sei un gestore di uomini, ti circondi di “yes man”, perché temi che i capaci ti possano superare, allora li escludi, ma il fegato ti dice che non è d’accordo.  Se hai delle qualità invece di aiutare il prossimo le asservi al dio denaro e poi magari ti mangi tutto alle macchinette, ingoi pillole per dormire e per stare sveglio, per socializzare e dimenticare, per rimanere incinta ed abortire. L’unica fedeltà è quella col piacere; pretendi meriti e rifiuti i demeriti; dentro ti senti un ragazzino, l’invidia del bene altrui ti consuma così come la propensione alla maldicenza; accetti la legge della giungla e ti scopri selvaggio, sei perfino orgoglioso delle tue devianze!

Gesù una volta disse: “Dal di dentro, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo” (Mc 7, 21-23).

Com’è possibile essere felice in questa condizione? Chi fa il bene, anche se vessato da mille difficoltà, è intimamente sereno. Felice è colui che fa il bene, che cerca e vive il bene. E il bene sommo è Dio. Diceva Newman: “il cuore lo riempie solo chi lo ha creato”. Abbiamo voluto una vita senza Dio, abbiamo deriso, vilipeso, distrutto la fede ed ora ci scopriamo infelici? Ammettiamolo, prima di essere infelici siamo stati stupidi.

Marcello Aguzzi