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L’ Áncora della Famiglia - Le tre parole dell'Amore

Etica
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Nella vita l’amore, nelle sue varie forme, ha un ruolo significativo: è una forza motivante ed unificante che fa superare il senso di isolamento e di separazione e permette alla persona sia di essere se stessa, sia di conservare la propria integrità.


Amore è dare e non solo ricevere. In tutte le forme che può assumere l’amore esistono elementi comuni quali la premura, la responsabilità, il rispetto, la conoscenza e l’accettazione delle caratteristiche dell’altro, a questi aspetti vanno aggiunte, ovviamente anche altre qualità che è bene imparare a riconoscere per rinsaldare i legami affettivi e migliorare la qualità delle relazioni.

Papa Francesco ha più volte affermato con forza quanto, soprattutto in famiglia, e quindi in un “contenitore” in cui convivono molteplici forme di amore, sia importante ricordarsi sempre di utilizzare quelle che potremmo definire le parole magiche per mantenere una buona relazione con i propri interlocutori. Sono parole semplici, una volta usate abitualmente ma che, nel corso del tempo, sono state sempre più messe da parte quasi fossero parole inutili, vecchie o, peggio ancora, prive di valore, esse sono:
- per favore
- grazie
- scusa

Parole che tutti conosciamo benissimo, ma che purtroppo utilizziamo troppo poco, Ci sembrano superate, frutto dell’abitudine piuttosto che di un sentire veramente quello che è il valore ed il significato profondo che racchiudono. Le tre espressioni prima citate, in realtà, non sono altro che l’espressione di qualità importantissime per la vita di relazione, come possiamo vedere facendo qualche esempio concreto.

L’espressione “per favore” sottintende che sappiamo riconoscere al nostro interlocutore il potere di fornirci aiuto e, cosa altrettanto importante, la nostra disponibilità a richiederlo. Ma non solo: chiedere per favore è anche un modo per esprimere la qualità della nostra gentilezza ed al tempo stesso saperla riconoscere all’altro.

Anche la parola “grazie” esprime qualità importanti quali la gentilezza e la riconoscenza per ciò che l’altro ha fatto per noi e costituisce un modo per manifestare il nostro apprezzamento nei confronti del suo gesto.

Scusa”, dal canto suo, racchiude un profondo significato, è un modo garbato per esprimere la qualità dell’umiltà, umiltà non intesa come servilismo o sudditanza, ma come capacità di riconoscere i nostri errori e di provare rispetto per chi abbiamo offeso, ferito, o nei cui confronti ci siamo comportati in modo scorretto. E’ anche un modo per esprimere la nostra capacità di essere oggettivi ed obiettivi nei confronti delle nostre azioni.

Proviamo a soffermarci un attimo sulle relazioni affettive importanti che intratteniamo. Perché una relazione permanga nel tempo e divenga sempre più stabile è determinante che le persone riconoscano reciprocamente le qualità che le caratterizzano. Sembra banale, ma non lo è affatto. Vi invito a fare una prova: ritagliatevi un quarto d’ora da dedicare a voi stessi, cercate un angolino tranquillo ed armatevi di carta e penna. Ora potete cominciare il vostro esperimento: scrivete il vostro nome sul foglio e cominciate ad elencare le qualità che ritenete di possedere, fate la stessa cosa per le persone a cui siete più strettamente legati, fidanzato, marito, figli. Ben presto vi renderete conto che è molto più facile elencare i propri difetti che le proprie qualità, figuriamoci riconoscere quelle degli altri!

Maria Silvia Borzi