“…Per voi, figlie, mogli, mamme che da una sorte non certo benigna,
foste destinate a vivere in questi tempi di guerra spaventosa che sconvolge l’intiero mondo …Per voi ho qui radunati i suggerimenti che penso più adatti a poter sbarcare il lunario mangereccio”.
Così scriveva nel 1943 Petronilla. Le nonne ricorderanno questa gentile signora, massaia, cuoca, donna di casa che dispensava ricette facili ed essenziali dalle pagine de “La Domenica del Corriere”, nonché preziosi consigli su come affrontare la precaria economia domestica in tempi di ristrettezze dettate dalla guerra.
Dietro il nome di Petronilla in realtà si celava Amalia Moretti Foggia, nata nel 1872 a Mantova, da una famiglia di farmacisti. Fu una tra le prime donne a laurearsi in Medicina e Chirurgia a Bologna, per poi specializzarsi in Pediatria. Nel 1898 si trasferì a Milano, si sposò, e qui lavorò per quasi 50 anni in un ambulatorio pediatrico. Dotata di grande cultura, amica di Ada Negri e Filippo Turati, fu un medico stimato, esperta e capace. Nel 1928 iniziò a scrivere sul “La Domenica del Corriere” una rubrica in cui dava consigli di igiene e dietetica sotto lo pseudonimo di Dottor Amal. Il successo fu inaspettato, così nel 1932 il direttore del giornale le offrì di curare una rubrica di cucina, “Tra i fornelli”. Petronilla fu subito seguitissima dalle molte lettrici. Le preparazioni erano sobrie, con pochi ingredienti, non troppo costose e con parsimonia di grassi e condimenti. Spesso consistevano in piatti di recupero, in modo da valorizzare al meglio il poco disponibile dai razionamenti e dalle privazioni della guerra.
Minestre di verdure e riso, brodi e zuppe di legumi, pesci in umido o marinati, sformati di riso o pasta, timballi di carni, tortini, frittate, torte e budini, ma anche raccomandazioni per fare saponi, dentifricio o per allevare galline e conigli. Negli anni a seguire Petronilla curò con successo altre rubriche gastronomiche del giornale.
Morì nel 1947 a Milano. La sua morte svelò finalmente la vera identità fino ad allora tenuta ben nascosta ai lettori, rivelando le doti non solo di un’autentica padrona di casa, ma anche di una vera professionista all’avanguardia.
Maria Cristina Grassi