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Dom, Dic
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Per tutti era il "Panatè"

Persone
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È mancato nel  dicembre  '24, Domenico Sandrone, per tutti gli abitanti del “Palazzone” del quartiere Oltrestazione e per i giardiné (ortolani) della zona

era semplicemente il “panaté”. Con la moglie Matilde Agù aveva rilevato nel 1972 il negozio di panetteria di via Torino angolo via Buffa.

Nel 1984, grazie anche all’intraprendenza del figlio Bruno, che dall’anno precedente aveva affiancato nella gestione i genitori, l’attività si era poi ingrandita trasformandosi in minimarket con un più vasto assortimento di prodotti.

Per tutti i residenti della zona era un servizio comodo e prezioso. Pr la spesa giornaliera non si era obbligati ad “andare al Niclin”, come si usava dire: dal panatè si trovava di tutto. Domenico era una persona gioviale, sempre sorridente con tutti “nel corso degli anni ha servito intere generazioni – ricorda il figlio Bruno – per tutta la famiglia è stato un punto d’appoggio. Ai miei figli Paolo e Fabio, cresciuti con lui e mia mamma, non sapeva mai dire di no, ha insegnato l’arte della coltivazione, a guidare il trattore e ogni loro richiesta veniva esaudita”. Orgoglioso e fiero anche di Sara e Virginia, le altre sue due nipoti, figlie di Manuela: le accompagnava puntualmente alle lezioni di pianoforte ed era sempre presente ai loro saggi di fine anno.

Non mancava mai alle manifestazioni e ricorrenze della Coldiretti con lo stendardo, in particolare a Garino e Vinovo dove ricopriva l’incarico di rappresentante dei Coltivatori Diretti per una promessa fatta a suo fratello. Con lui se ne va un pezzo di storia non solo di Nichelino.