Una poesia di Orazio Ottaviani ricorda l'arrivo degli zampognari in paese prima di Natale.
GLI ZAMPOGNARI
Dalla sì lontana terra abruzzese,
andavano raminghi per l'italica
terra, onde recar la buona novella
delle imminenti natalizie feste.
Con il tradizionale abbigliamento
dei pastori, de lor antica terra,
con i caratteristici aurei suoni
della zampogna che spandea soavi
dolcissime armonie che fluivano
nell'aere, donando agli umani
la sì desiosa brama festaiola
che precede lo lieto dolce evento.
Il pensier ricorreva alla stalla
ove nacque il Divino Redentore.
Intanto nell'aer gli zampognari
diffondevan “Tu scendi dalle stelle”
Era l'inizio dei festeggiamenti,
la letizia gli animi rallegrava,
ed ognun la bontà nel core avea,
ed io allor preparavo il Presepe.
Nichelino mia, codesta atavica
usanza che il cuor nostro dilettava,
dall'età mia novella più non vidi.
Fugge il tempo, il passato muore.
Orazio Ottaviani
Orazio Ottaviani