Il piazzale del nuovo parcheggio in via Torino angolo via Galimberti è stato intitolato a Sion Segre Amar.
Lì, oltre all’ormai celebre murales che ricorda Piero Angela, è stata collocata anche una targa in memoria di Emanuel Segre e Sion Segre Amar. Padre e figlio: il primo agli inizi del Novecento acquistò la tenuta degli Occelli a Nichelino e in Piemonte fu tra i protagonisti dell’avvio della meccanizzazione in agricoltura. Nel 1922 rifiutò la carica di podestà. “Sono sempre stato un fervido italiano e come tale ho sempre agito – scrisse - Ma, come vero ebreo, ché tale mi onoro pure di essere, assai prima che sorgesse il fascismo io ero Sionista...”.
Dopo le leggi razziali la famiglia Segre attraversò il momento più difficile. Sion Segre Amar, anch’egli impegnato negli ideali sionisti e antifascista della prima ora, tra l’altro venne arrestato e condannato dal Tribunale speciale nel 1934. Nel 1939 si rifugiò in Palestina. Nel dopoguerra a Nichelino avviò in via Torino un’importante azienda, la Selene, poco distante dal piazzale oggi a lui dedicato. Fu anche scrittore, collezionista d’arte e tra i maggiori esperti italiani di codici miniati.