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Dom, Dic
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Maria Adelaide, la "non regina d'Italia"

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La storia di Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, passò alla storia come la “non regina d’Italia”, in quanto sposa (…devota e tradita) di Vittorio Emanuele II che divenne Re d’Italia solo nel 1861, sei anni dopo la sua prematura scomparsa a soli 32 anni.

Scrisse di lei Costanza d’Azeglio: “Principessa che tutti ammiravano per la sua bellezza e che conquistava i cuori per qualche cosa di angelico negli sguardi, nei gesti e nelle parole che ne rivelavano l’animo”.

Il 12 aprile 1842 nella cappella reale della Palazzina di Caccia di Stupinigi vennero celebrate le nozze tra Vittorio Emanuele II, allora principe ereditario, e l’arciduchessa Maria Adelaide D’Asburgo, cugina dello sposo e figlia secondogenita di Ranieri d’Asburgo, vicerè del Lombardo Veneto e di Maria Elisabetta di Savoia Carignano.

Dal matrimonio con Vittorio Emanuele II nacquero otto figli: la primogenita Maria Clotilde; Umberto I di Savoia, Re d’Italia dal 1878 al 1900; Amedeo I di Spagna; Oddone Eugenio, nato con una grave malattia genetica e posto ai margini della vita di corte di casa Savoia per le precarie condizioni di salute; Maria Pia, regina del Portogallo e altri morti in tenera età (l’ultimogenito Vittorio Emanuele, morto dopo pochi mesi di vita; Carlo Alberto, morto nel 1854 a tre anni, e ancora Vittorio Emanuele).   

Maria Adelaide Raniera Francesca Elisabetta Clotilde era nata a Milano il 3 giugno 1822. Intelligente e perspicace, parlava correttamente 5 lingue oltre a conoscere il latino e il greco. Il marito, che la chiamava Suzi o Suzette, pur attestandole stima, la tradì ripetutamente, in particolar modo con Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”. Donna caritatevole e devota, Maria Adelaide si dedicò all’educazione dei figli, al cucito, alle pratiche religiose e alle opere pie.