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Dom, Dic
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La gloriosa tradizione degli ortolani del Nichelino

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Volentieri pubblichiamo questo ricordo del sig. Ferrero che ci dà l’opportunità di rendere omaggio al lavoro degli ortolani

di Nichelino ed alla loro gloriosa tradizione. Per tanto tempo l’orticoltura locale è stata una delle eccellenze locali. Ai mercati generali di Torino c’era un settore occupato ai “giardinè del Niclìn”.

Vite di lavoro duro e di sacrifici. Sveglia prima dell’alba per andare a vendere i prodotti ai mercato e poi di nuovo nei campi per tutta la giornata.  

Negli ultimi decenni a Nichelino l’orticoltura ha perso terreno, nel senso letterale del termine, ma alcune produzioni di qualità resistono e torna d’attualità il tema dei prodotti a “km 0”: qualche orticoltore sta portando avanti interessanti esperienze di vendita diretta “in campo”.

***

Il 6 giugno 2021, oltre all’anniversario del “D-day”, ricorreva il centenario della nascita di mio papà: Gaudio Ferrero.

Cento anni sono una ricorrenza sottolineata spesso ricordando quella di famosi e importanti artisti, politici, sportivi e uomini di cultura. Mio papà era solo un “orticultore”, come riportava il suo documento di identità e come me lo ha ricordato il “Libretto di idoneità sanitaria” per operare al mercato ortofrutticolo di Torino, di cui ho ritrovato un rinnovo del 1983 in un cassetto di casa.

Mi sono permesso di scrivere a questo giornale, che è spesso attento al ricordo delle attività più tradizionali di Nichelino, perché la produzione di ortaggi e la loro commercializzazione diretta, a chilometro zero, sotto la famosa “ala dei nichelinesi” penso ne rappresenti uno tra i più significativi esempi.

Anche mio papà, ha contribuito a questa fama con i suoi 50 anni di produttore diretto e di Mercati generali.

Bruno Ferrero