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Dom, Dic
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Ricordare Dachau

Persone
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Con molto interesse ho assistito all'inaugurazione del " Giardino dei Giusti" e ammirato l'ottima presentazione,

sul cartellone messo a lato, di queste persone meritevoli di non essere dimenticate.

A mio parere forse altre andrebbero aggiunte, ma lo spazio occorrente non lo consentirebbe.

Solo mentre tornavo a casa il mio pensiero è tornato a tre anni fa, quando il presidente del museo Carceri Nuove chiese a me e a mio marito se fossimo d'accordo con altri amici di recarci a Dachau per affiggere una targa a ricordo di una persona meritevole. Decidemmo di affittare un pulmino e alternandosi alla guida giungemmo a Dachau. Dopo una sosta al campo ci dirigemmo in località Leitenberg dove ai piedi di una collinetta un cippo indica: “Kz Friedhdf Leitenberg - Concentrazion Camp Cemetery”, ma non si tratta di un comune cimitero. Appena varcato l'ingresso una stradina sale in mezzo agli alberi con ai lati una grande Via Crucis che si protrae sino alla cima della collinetta. Giunti sulla sommità di fronte si trova un lunghissimo muricciolo alto circa un metro divide dal sottostante degradante versante ricoperto da un verde prato.  Fu proprio in quel punto che verso la fine del conflitto, quando a Dachau scarseggiava il carbone per attivare il forno crematorio, le autorità decisero di fare la fossa comune. Da allora migliaia di deportati riposano sotto quel prato verde e a loro perenne ricordo su quel muricciolo vengono affisse targhe ricordo.P roseguendo oltre sul piazzale laterale c'è una bellissima cappella costruita con la partecipazione di molti comuni d'Italia, tra i quali anche Nichelino, per questo è definita "La cappella degli italiani" a ricordo di tutti gli italiani ivi sepolti.

Fu proprio per ricordare uno di loro che abbiamo fatto questo viaggio. Il suo nome era Giuseppe Girotti, frate domenicano presso la chiesa di San Domenico a Torino, sempre pronto a aiutare i bisognosi fossero loro ebrei ricercati o partigiani feriti.

Giuseppe Girotti nel 1995 è stato riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni", il suo nome è iscritto nell'albo ufficiale e in suo ricordo è piantato un albero nel viale dei giusti a Yad Vashem a Gerusalemme. Il 26 aprile 2014 nel Duomo di Alba, sua città natale, è avvenuta la sua beatificazione. È a ricordo di questa meravigliosa persona, ora Beato Giuseppe Girotti, che il Museo delle Carceri Nuove, del quale faccio parte, ha voluto intraprendere quel viaggio affinché lassù in quella fossa comune vi sia sempre il ricordo di una persona che ha pagato con la propria vita la sua generosità verso gli altri.

C.G.