14
Dom, Dic
97 New Articles

Cucina & Tradizione - Storia della Barilla

Persone
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Nel 1877 il giovane Pietro Barilla inaugura il suo nuovo negozio di pane e pasta nella centrale via Vittorio Emanuele a Parma. Proviene da una storica famiglia di fornai attivi da anni nella cittadina, e da ragazzo aveva fatto il garzone nella bottega del nonno, imparando tutti i trucchi del mestiere di “fabbricante di pane e pasta”. Entusiasta e intraprendente si lancia nell’impresa con la giovane moglie, seppur con pochi mezzi finanziari e con strumenti artigianali, un torchio e una gramola in legno.

Gli inizi sono molto difficili, ma Pietro è tenace, grande lavoratore e alla continua ricerca di nuove idee e moderne attrezzature per organizzare al meglio l’attività, così nel giro di trent’anni il negozio prospera. Nel 1908 conta già 30 dipendenti e una produzione di 3 tonnellate di pasta al giorno.

Pietro inserisce in azienda anche i figli Riccardo e Gualtiero che gradatamente ne prendono le redini e nel 1910 fondano la G.R. Fratelli Barilla.  Alla morte di Pietro, nel 1912, Riccardo segue la produzione che incentiva con moderni macchinari in ghisa, parzialmente meccanizzati, situati nei nuovi magazzini a “forno continuo” in via Emilia. Gualtiero invece si occupa della commercializzazione dei prodotti, in particolare della pasta, grazie anche all’innovativo marchio “Paste all’uovo Barilla”, un bimbo fornaio che versa un enorme uovo in una madia colma di farina.

Pian piano l’azienda assume una dimensione industriale, i macchinari si fanno più moderni ed efficienti, gli operai nel 1917 sono duecento per una produzione di trecento quintali al giorno di pasta. Nel 1919 muore Gualtiero e Riccardo rimane solo alla direzione, coadiuvato dalla moglie Virginia, ma l’espansione continua anche fra le due guerre, grazie anche all’impianto di stabilimenti all’avanguardia e al lancio sul mercato di tipi di pasta innovativi per l’epoca. Come quello nel 1937 della “pasta fosfina” arricchita di fosforo che “dà forza ai deboli, sostiene i forti” che ha subito gran successo per la pratica confezione in cartone. Alla morte di Riccardo nel 1947 l’azienda è già sotto la direzione dei figli Pietro e Gianni, i quali portano l’impresa sulla scena internazionale specializzando ulteriormente la produzione della pasta. Sono gli anni del boom economico e la Barilla prospera grazie alle ristrutturazioni dei moderni macchinari tecnologici e alla riorganizzazione del lavoro.

Non mancano le idee fortunate di un packaging creativo e pratico, ideale per le moderne massaie di casa. Né le tante pubblicità d’autore che accompagnano da sempre lo spirito dell’azienda, come quelle del nuovo Carosello televisivo, con artisti quali Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Mina. Nel 1960 Barilla diventa società per azioni, e ormai è un colosso dell’industria italiana. A fianco delle paste nascono le linee dei sughi, dei pani, delle paste fresche, dei biscotti mentre vengono acquisiti varie aziende minori quali Pavesi, Panem, Voiello, Wasa, e nuovi stabilimenti. Pietro muore nel 1993 e sotto la gestione dei figli Guido, Luca e Paolo l’azienda si consolida come un gigante dell’industria alimentare in tutto il mondo, quale è conosciuta oggi. Ma tuttora è pervasa da quella stessa indole creativa, entusiasta e intraprendente del vecchio Pietro Senior, tutta tipicamente italiana.

Maria Cristina Grassi