Questo scorcio poco conosciuto, a lato della chiesa antica della Santissima Trinità e dietro alla piazzetta di San Pio da Pietrelcina, ha una storia.
Infatti è ciò che rimane del vecchio cimitero di Nichelino. Fu dismesso nel 1836, dopo la costruzione del primo campo dell’attuale cimitero in via Pateri che allora si trovava in aperta campagna. Già da qualche tempo l’area cimiteriale al centro del paese, in uso nel secolo precedente, creava non pochi problemi per il poco spazio e per il “fetore dei cadaveri, massimo nell’estate”. Il celebre editto napoleonico di Saint Cloud del 1804 (… contro il quale si scagliò il Foscolo ne “I Sepolcri”) dettò poi la linea anche in Italia stabilendo tra l’altro che per ragioni igienico-sanitarie i cimiteri dovessero essere costruiti al di fuori dei centri abitati.
Prima ancora il piccolo cimitero di Nichelino-Borgata Palazzo si trovava in altra posizione accanto alla preesistente capella, poi demolita per fare spazio a metà Settecento alla chiesa barocca della Santissima Trinità.
Nel secolo scorso, dopo l’ultima guerra, una parte dell’ex cimitero venne acquisito dalla parrocchia per ampliare la chiesa con la cappella laterale della Consolata, con la nuova sacrestia e un locale di servizio ora in uso alla Caritas. Nei decenni successivi la parte rimanente dell’area fino ad oggi restò di fatto un fondo intercluso e solo quest’estate è stato ripulito dalla vegetazione divenendo nuovamente accessibile.