Nel novembre 2024 durante un’udienza generale Papa Francesco lo aveva annunciato:
“L’anno prossimo nella Giornata degli adolescenti, il 27 aprile, canonizzerò il beato Carlo Acutis con la Santa Messa che chiuderà le Giornate giubilari dedicate ai ragazzi e alle ragazze”. Il momento era quasi rrivato, ma pochi giorni prima Francesco è venuto a mancare. Ora sarà Papa Leone XIV a dichiaralo santo domenica 7 settembre 2025.
Carlo era nato il 3 maggio 1991 a Londra ed è morto il 12 ottobre 2006 a Monza, all'età di soli 15 anni, a causa di leucemia fulminante. Era un ragazzo normalissimo che però aveva aperto il suo cuore a Cristo. Aveva una grande passione per l’informatica, ma era anche innamorato dell’Eucaristia. Molti lo hanno definito “un influencer della santità”. La sua testimonianza indica ai giovani che la felicità si trova mettendo Dio al primo posto e servendolo nei fratelli. Nell’esortazione apostolica “Christus vivit”, frutto del Sinodo del 2018 sui giovani, il Papa citando la grande passione di Carlo Acutis per il mondo digitale scriveva “Sapeva che questi meccanismi possono addormentarci. Lui invece ha usato le nuove tecniche per trasmettere il Vangelo”.
A 15 anni Carlo ha vissuto una fede splendida, matura, esemplare. Nel cammino verso la beatificazione il miracolo a lui attribuito riguardava la guarigione di un bambino brasiliano di sei anni affetto da una rara anomalia congenita al pancreas che avrebbe potuto essere corretta solo con un intervento chirurgico. Matheus e genitori chiesero la grazia e la malformazione scomparì, con una guarigione "istantanea completa e duratura", ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei Santi.
L’altro miracolo, che porterà alla proclamazione della santità di Carlo, avvenne nel 2022. Valeria, una ragazza originaria del Costarica, di notte cadde dalla bicicletta mentre tornava a casa a Firenze, dove studiava: trauma cranico gravissimo, intervento chirurgico, quasi nulle le speranze di sopravvivenza. Liliana, la mamma, andò a pregare ad Assisi sulla tomba del beato Carlo Acutis. Quel giorno arrivò una comunicazione dall’ospedale: Valeria ha ripreso a respirare autonomamente, si muove e parla; la Tac mostra che l’emorragia è scomparsa.
Acutis è il primo "santo dei Millennials”. Il ragazzo definiva l'eucarestia "la mia autostrada per il Cielo". Racconta sua mamma: «Ha affrontato la malattia con il sorriso, mai un lamento. La malattia è stata rapidissima. Si pensava a un’influenza e invece dopo qualche giorno aveva un’astenia profonda. Lo portammo al pronto soccorso, gli fecero le analisi del sangue e gli diagnosticarono una leucemia fulminante». Lui disse: «Il Signore mi ha dato una bella sveglia. Muoio felice, perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio. Non voglio fare il Purgatorio, voglio andare diritto in Paradiso». E… si addormentò “con un sorriso bellissimo”.
M.A.