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Dom, Dic
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In via Santhià la nostra "terra dei fuochi"

Lettere
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Riceviamo da un gruppo di cittadini e pubblichiamo questa lettera che riguarda una un annoso problema a Nichelino nella zona di via Sangone.

"Scriviamo a tutte le istituzioni possibili, anche ai partiti dell’opposizione, alla giunta comunale di Nichelino ed ai media, nella speranza che, in maniera coordinata, ognuno di voi possa dare il proprio contributo, dall’alto del proprio ruolo, per cercare di risolvere il problema in oggetto, un problema molto grave per la salute pubblica, a partire dalle persone, anche diversi bambini e ragazzini, che vivono a contatto stretto con questi fumi.

A memoria, il problema esiste dal periodo finale in cui il sindaco di Nichelino era Giuseppe Catizone, pertanto ormai almeno dal 2014, e consiste in fumi molto nocivi, a causa di falò che praticamente ogni giorno/sera, soprattutto nel periodo autunnale/invernale, vengono accesi presso quello che chiamano il campo rom di via Santhià a Nichelino.

A detta di diversi di noi, che hanno parlato sia con ARPA che con i vigili del fuoco di piazza Bengasi, i fumi nocivi sono principalmente dovuti alla fusione di pneumatici per il recupero del rame all’interno degli stessi, ma ovviamente lasciamo alle istituzioni preposte le verifiche del caso.

Oggi di nuovo è stata l’ennesima serata molto difficile, in tutta onestà la prima così terribile di questa nuova stagione autunno/inverno, ma abbiamo iniziato veramente male.

Per salvarsi un minimo diventa impossibile stare all’aria aperta, anche solo per portare i propri cani a fare i bisogni, figuriamoci fare una passeggiata, perché l’aria è irrespirabile, bruciano occhi e gola, bisogna sigillarsi in casa, anche se un po’ il cattivo odore entra nelle abitazioni comunque dagli spifferi, ma la cosa terribile è che quando capita anche di giorno, l’aria diventa irrespirabile anche nelle vicinissime scuole materne/elementari/medie e comunque abbiamo sempre i balconi colmi di polvere grigia/nera.

Per favore intervenite: i vigili del fuoco ci dicono che hanno le mani legate, come anche l’ARPA, e che possono eventualmente solo intervenire per spegnere grossi incendi e/o analizzare la qualità dell’aria, ma non possono far cessare il problema… Non è umanamente possibile andare avanti così, questa zona a suo modo è diventata una terra dei fuochi…e lasciamo stare la svalutazione degli immobili, essendo denominata, in maniera offensiva da chi abita altrove, “la zona degli zingari”, utilizzando un terribile termine, che noi residenti non vogliamo utilizzare. Anzi, invece con i nostri figli abbiamo accolto con amore i bambini rom inseriti nelle vicine scuole ed abbiamo sempre cercato di dare loro amore, donando giocattoli, vestiti e non permettendoci mai lontanamente di discriminare nessuno, perché crediamo che l’amore, e non l’isolamento e la discriminazione, possa aiutare l’integrazione ed aiutare la felice convivenza tra tutti.

Vi preghiamo di intervenire, occorre vigilare costantemente, anche in orari serali/notturni, vietare questi fuochi e probabilmente anche controllare quello che viene bruciato per il loro riscaldamento, come d’altro canto avviene per tutti, per i controlli di chi si scalda con legna, pellet, la revisione delle caldaie a gas etc.

Queste persone probabilmente vanno aiutate, non avranno la possibilità economica di scaldarsi in modo “sano” e probabilmente il rame recuperato in questi modi gli servirà per ricavare denaro per poter vivere, però l’aria è veramente irrespirabile ed oltre al male che fanno a loro stessi, questi fumi sono molto nocivi anche per tutti noi che viviamo nella zona, a distanza di diverse centinaia di metri, a seconda dei venti.

Siamo consapevoli che sia difficile far rispettare le leggi in certi contesti e non esigiamo riscontri scritti verso questa nostra mail, ma vi preghiamo di intervenire con impegno per risolvere il problema, prima che, come in altre terre dei fuochi, si impennino anche da noi i casi di brutte malattie, perché questi fumi in molti casi sono quasi certamente colmi di diossine e comunque, sarà una casualità, diversi di noi hanno già avuto casi di cancro".

Cittadini della zona sempre più preoccupati

P.S. 3 novembre 2022 …Oggi il problema è ripreso di giorno, come da anni ormai, perché è arrivato il freddo. Per favore intervenite, non lasciateci morire avvelenati: ci sono asili, scuole medie ed elementari a pochi metri. Spendiamo un sacco di denaro pubblico per murales, centri di ricreazione nuovi e quant'altro: tutte cose ammirevoli, ma dobbiamo dare delle priorità di fronte ad un problema così grave. Abbiamo una “terra dei fuochi” all'interno di un comune così piccolo come Nichelino. Intervenite per favore, ogni giorno, ogni sera...ma il problema va affrontato a monte, perché da una parte facciamo murales con immagini inclusive, dall'altra vengono segregate persone a vivere in capanne sull'argine di un fiume, ad altissimo rischio alluvione, vicino ad un ponte, stracolmo di topi e quant'altro di nocivo.
Cittadini esausti e sempre più malati...non si respira, ci brucia la gola, gli occhi, molti di noi si sono già ammalati di cancro, dobbiamo stare sigillati in casa.