Con i suoi oltre 450 anni di storia l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro ha rappresentato una realtà che ha caratterizzato anche il territorio di Stupinigi e Nichelino.
La "Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro" (poi semplicemente Ordine Mauriziano) ha compito 450 anni nel 2022. La sua più recente emanazione è a FOM – Fondazione Ordine Mauriziano, proprietaria della Palazzina di Caccia di Stupinigi, delcomplesso della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e dell'Abbazia di Staffarda.
LA STORIA DELL’ORDINE MAURIZIANO
Nel 1572 si fondono l’Ordine assistenziale e più antico di San Lazzaro (Gerusalemme, 1090) e quello dinastico sabaudo di San Maurizio (Ripaille – Chablais, 1434), in seguito per brevità la Sacra Religione che ne deriva sarà detta semplicemente Ordine Mauriziano su richiesta di Emanuele Filiberto duca di Savoia e con il consenso della Santa Sede perché la “milizia cavalleresca” si volga agli “uffici pietosi verso gli infermi”.
Il fine principale dell’Ordine era quindi quello di esercitare l’assistenza e allo stesso tempo difendere l’ortodossia e la diffusione della fede cristiana. Lo scorrere dei secoli ha in parte modificato queste sue funzioni primarie e l’Ordine si identifica presto come un organismo all’interno dello Stato sabaudo, retto dal sovrano, il Gran Maestro e, successivamente, anche come un sistema in grado di assicurare una certa mobilità sociale attraverso la classe dei cavalieri “di grazia”, retto su un esteso ricorso al regime commendatizio. Il rilievo della carica mauriziana lo rende onore ambito e il titolo è concesso dal sovrano anche a importanti personalità non sabaude. Con l’Unità d’Italia, nel 1861, l’Ordine amplia i cavalieri per “motu proprio” del sovrano, come riconoscimento di meriti culturali, sociali e militari resi allo Stato e alla Corona, mentre gli si associa anche il nuovo Ordine della Corona d’Italia. La Costituzione italiana, il 1° gennaio 1948, in regime ormai di Repubblica, stabilisce infine che “L’Ordine Mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge”. Il patrimonio dell’antico Ordine dinastico viene quindi affidato a un ente appositamente costituito, ricondotto all’esclusivo e originario compito di ente ospedaliero.
Nel 2005, con la legge n.4 del 21 gennaio, l’Ente Ordine Mauriziano di Torino diventa ufficialmente un ente ospedaliero costituito dai presidi ospedalieri Umberto I di Torino e l’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo. La stessa legge istituisce anche la Fondazione Ordine Mauriziano a cui viene affidato, con finalità di conservazione e valorizzazione, il patrimonio storico dell’Ordine Mauriziano costituito dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, dal complesso monastico della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, dall’Abbazia di Staffarda e dall’Archivio Storico conservato nelle sale del piano nobile di via Magellano 1, nella sede ottocentesca dell’ospedale mauriziano Umberto I. La Fondazione Ordine Mauriziano oggi si preoccupa del mantenimento degli edifici e dei beni storici esistenti, mentre gli ospedali sono affidati alla Regione Piemonte e ai servizi sanitari nazionali.
(Foto Dino)