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Dom, Dic
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Civiltà liquida

Grani di sale
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Cari amici: circa quattro decenni fa all’orizzonte culturale della nostra società spuntava una nuova visione di pensiero. Partiva dal presupposto che ormai l’umanità è entrata nell’era post-cristiana per cui gli antichi principi morali e di senso del vivere erano da ritenersi abrogati. Un modo di pensare che si manifestò subito come “Pensiero Debole” perché, in ultima analisi, non sapeva rispondere alle domande di senso che la vita presenta. Da dove vengo? Perché sono qui? Verso dove sono diretto? Chi ha fatto dal nulla l’Universo… e perché…

Questo Pensiero Debole ha finito per cedere il posto all’attuale Pensiero Liquido, dove la gente “ragiona di pancia” ed improvvisa i principi morali secondo le impressioni e le mode del momento. Anche se alcune lobbies che dominano i media ci sguazzano felici, resta il fatto che un tal modo di concepire le cose lascia dietro di sé disastri umani macroscopici.
Provo a farvi un esempio di Pensiero Liquido.

Fabio Antoniani, in arte dj Fabo, ha accettato l’invito di recarsi in Svizzera per porre fine alle sue gravi sofferenze  in seguito a un grave incidente stradale. Con cure palliative conto il dolore? No, con il suicidio. In quell’occasione i media si scatenarono contro la Chiesa cattolica per la sua rispettosa ma chiara disapprovazione.  Nel contempo a Londra c’è il piccolo Charlie Gard, malato di un morbo incurabile: i medici vogliono staccare i macchinari che lo tengono in vita. All’inizio la Chiesa appare silente e anche qui i media si scatenano ma per gridare “Non uccidete il piccolo Charlie!”

Vedete: questa schizofrenia che fa optare per la morte o per la vita “secondo la pancia” è frutto della nostra società che chiamo “liquida”. Non a caso la civiltà in cui siamo immersi si fonda su principi negativi che l’hanno edificata: divorzio, aborto, distruzione della famiglia naturale, eutanasia ecc. Questi principi sono presentati come “conquiste di civiltà” e dominano le masse. E chi osa esprimere contrarietà è bollato come “nemico pubblico”.

Che si stia nuovamente tornando al “periodo del terrore” della Rivoluzione Francese. O che, semplicemente, i Cristiani abbiano perso la loro evangelica sagacia  e si siano chiusi in un timido (colpevole) silenzio?

P&N