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Ai giudici di Strasburgo: "Sentenza maleducata"

Grani di sale
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“Sentenza maleducata”, era questo il titolo dell’Avvenire, giornale cattolico, per commentare un grave pronunciamento della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo nei confronti del Governo della Lituania.

Che cosa aveva mai fatto quel Governo per meritarsi una tale sentenza di condanna?

Aveva semplicemente dichiarato indecenti ed offensive verso il suo popolo alcune illustrazioni che reclamizzavano prodotti di abbigliamento di una ditta, la Sekmadienis Ltd. E l’aveva multata con una cifra quasi simbolica per una grande azienda: 580 euro.

La ditta ha vinto il ricorso alla suprema Corte di Strasburgo.

Spieghiamo un paio di cose. Intanto il contenuto delle illustrazioni: una Madonna in abito di lusso e, disteso ai suoi piedi, un Gesù Cristo seminudo con i jeans azzurri mezzo sbottonati al punto giusto… Una parodia della Pietà di Michelangelo, il tutto condito da un dialogo dai toni ambigui.

Merita ricordare che per due miliardi e mezzo di Cristiani Gesù Cristo è il Verbo fattosi carne e che la Vergine Maria è la sua Madre. Per cui l’offesa e tutt’altro che gratuita: è pesantissima.

Viene da chiedersi se la Sekmadienis avrebbe pubblicato altrettanto, inserendo come protagonista dello spot il Profeta Maometto. Charlie Hebdo sarebbe di sicuro venuto in mente a lorsignori.

Forse si può fare la stessa osservazione per la sentenza assolutoria degli illustrissimi giudici di Strasburgo che nelle motivazioni hanno scritto: “La Corte ritiene la libertà di espressione uno dei fondamenti della società democratica… questi fondamenti si estendono pure a idee che scioccano, offendono, disturbano”.

Credo però che l’idea del kalashnikov sarebbe stato un deterrente sufficiente per far cambiare argomentazioni ai membri della corte. E’ chiaro che il deterrente della Croce che esprime misericordia, perdono e pace non ha funzione alcuna nei cuori privi di Fede. Tuttavia il secolarismo occidentale non può accanirsi solo contro i cristiani!

Cari signori, credo sia bene tirarsi su le brache. Ricordatevi del grande poeta e saggista Thomas S. Eliot che nel secolo scorso già scriveva: “Stiamo attenti a distruggere la Religione Cristiana perché, senza di essa, regnerà per secoli la barbarie”.

P&N