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Dom, Dic
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Rapporto Caritas 2922

Etica
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Dal XXI Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale, intitolato “L’anello debole”, emerge che in Italia “la povertà assoluta nel 2021 conferma i suoi massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia di Covid”.

“Le famiglie in povertà assoluta risultano 1.960.000, pari a 5.571.000 persone (il 9,4% della popolazione residente). L’incidenza si conferma più alta nel Mezzogiorno (10% dal 9,4% del 2020), mentre scende in misura significativa al Nord, in particolare nel Nord-Ovest (6,7% da 7,9%)”. Il testo del Rapporto prende in esame le statistiche ufficiali sulla povertà e i dati di fonte Caritas, provenienti da quasi 2.800 Centri di Ascolto su tutto il territorio nazionale, tra cui il centro della Caritas interparrocchiale di Nichelino

“In riferimento all’età - si legge - i livelli di povertà continuano a essere inversamente proporzionali all’età: la percentuale di poveri assoluti si attesta infatti al 14,2% fra i minori (quasi 1,4 milioni bambini e i ragazzi poveri), all’11,4% fra i giovani di 18-34 anni, all’11,1% per la classe 35-64 anni e al 5,3% per gli over 65 (valore sotto il la media nazionale). Tra il 2020 e il 2021 l’incidenza della povertà è cresciuta più della media per le famiglie con almeno 4 persone, le famiglie con persona di riferimento di età tra 35 e 55 anni, i bambini di 4-6 anni, le famiglie degli stranieri e quelle con almeno un reddito da lavoro. È cresciuta meno della media per le famiglie piccole, con anziani, composte da soli italiani”.

La misura di contrasto alla povertà esistente nel nostro Paese, il Reddito di Cittadinanza, raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti (il 44%). Sarebbe quindi opportuno assicurarsi che fossero raggiunti tutti coloro che versano nelle condizioni peggiori, partendo appunto dai poveri assoluti. Accanto alla componente economica dell’aiuto vanno garantiti adeguati processi di inclusione sociale.

“Una cosa che mi ha colpito - ha dichiarato il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi a proposito del Rapporto Caritas - è il problema del reddito di cittadinanza che è stato percepito da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti. Quindi c’è un aggiustamento da fare, pur mantenendo questo impegno nel momento in cui la povertà  si preannuncia ancora più pesante”.