Una lettera aperta del Comitato provinciale Acqua Pubblica - Torino SUD
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1. La pandemia ha reso a tutti chiaro che Acqua e Salute, sono indissolubilmente legate. Per difenderci dal virus, dal febbraio 2020 costanti sono stati i richiami a lavarci frequentemente le mani e igienizzare indumenti e cose. L'Acqua, è fondamentale per la nostra esistenza, e la tragedia che abbiamo vissuto lo dimostra una volta di più.
Sindaco e Consiglio Comunale hanno compiti di governo del servizio idrico e pertanto devono occuparsi dell'operato di SMAT. Il nostro comitato da lungo tempo ne denuncia i problemi:
- Aumento dello spreco idrico (inaccettabile, ora che la crisi climatica incombe e mette sempre più a rischio la nostra acqua);
- Tariffe troppo alte;
- Eccessivo ricorso alle esternalizzazioni (con conseguente rischio di impoverimento delle competenze interne dell'azienda)
Non ignorate questi problemi, ma ponetevi rimedio operando nelle sedi competenti, sia in qualità di soci SMAT che di membri dell'ATO3.
2. Acqua Pubblica...ma anche Salute pubblica: no alla chiusura degli ospedali. Esiste una correlazione tra la carenza di posti letto e l'aumento del tasso di mortalità. Le esigenze del bilancio regionale non possono venire prima della vita delle persone. Vi chiediamo di spendervi nelle sedi opportune per non chiudere nessuna delle strutture presenti nell'asl TO 5.
3. Democrazia è partecipazione, e quest'ultima non va ostacolata. Invece il numero di firme che lo Statuto di Nichelino prevede per la presentazione di delibere di iniziativa popolare è assurdamente alto: 4.000 contro le 1.500 richieste per esempio a Torino. C'è forse paura dei cittadini dietro questa sproporzione? Guardate che la democrazia dal basso può rafforzare quella istituzionale, poiché restituisce alle persone speranza e fiducia nella politica.
Comitato Acqua Pubblica Torino Sud
