“...Sorrido che tanto è uguale, però fa sempre male”. Al cantante Giuseppe Povia (“Quando i bambini fanno oh…”) proprio non è andato giù il veto posto dal Comune di Nichelino
alla sua partecipazione a un evento in occasione dei prossimi festeggiamenti patronali.
Doveva esibirsi sul palco e insieme ad altri artisti far parte della giuria (con Enrico Beruschi, Margherita Fumero, Aldo Valente e Franco Branco DJ) del 4° Nichelino’s Talent, vivace e simpatico spettacolo alla scoperta di talenti locali che nelle precedenti edizioni aveva riscosso un buon successo.
La sua partecipazione era già stata concordata e anche annunciata su giornali on line. A un certo punto il nome di Povia inspiegabilmente è scomparso dal programma. Errore di comunicazione? O maldestro e arbitrario intervento di censura da parte di qualche guardiano della kultura?
A questo punto un portavoce Comune qualche spiegazione dovrà pur darla. Sennò pazienza, vuol dire che ci limiteremo a sentire e prendere per buone quelle di Povia.
Assicura ora il sindaco Tolardo su La Stampa che Povia è antidemocratico. Invece chi decide di cacciare preventivamente dal palco un cantante solo per le sue idee democratico lo sarà davvero?
N.K.
