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"In quel film di Pasolini ci sono anch'io"

Persone e anniversari
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E’ stata un’interessante serata culturale quella dedicata al “Vangelo secondo Matteo”, il film di Pier Paolo Pasolini.
Nel salone parrocchiale della Madonna della Fiducia don Franco Padrevita, esperto di cinema e di media, ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità del capolavoro pasoliniano soffermandosi su alcune scene salienti.

In sala c’era anche Samuele Caccavo che vive a Nichelino da parecchi anni. Il signor Samuele è originario di Barile, un paese in provincia di Potenza, e tra la sorpresa degli amici del quartiere ha rivelato che nel “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini c’è anche lui. Il regista tra la primavera e l’estate del 1964 girò proprio a Barile, nelle grotte scavate nel tufo (che allora erano ancora abitate), alcune parti iniziali del film: la natività, l'adorazione dei magi, la strage degli innocenti e la fuga in Egitto. Scelse come attori e comparse decine di abitanti del posto tra cui Samuele che allora aveva 14 anni (adesso ne ha 66) e che compare in alcune scene. In particolare la macchina da presa si sofferma su un primo piano dove lui tiene in braccio una bambina più piccola nel gruppetto di ragazzi che assiste alla partenza della sacra famiglia per l’Egitto. Il paese di Barile insomma nel film di Pasolini era Betlemme, mentre la parte della Passione fu girata tra i Sassi di Matera.

“Il Gesù bambino che compare nel film – ricorda il signor Samuele – in realtà era una bambina. Il neonato che doveva interpretare la parte quel giorno aveva la febbre e all’ultimo momento venne sostituito da quella bimba, che adesso fa la biologa a Milano”.

Quella primavera degli anni Sessanta resta impressa nei ricordi degli abitanti di Barile e in onore del regista è stata intitolata una piazza. In fatto di sacre rappresentazioni popolari, dalle quali l’opera di Pasolini trae forte ispirazione, il paese vanta comunque una solida tradizione: ogni anno infatti si svolge la Via Crucis, una delle più antiche della Basilicata.

 

Nella foto Samuele Caccavo ieri e oggi