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Nuovo ospedale, chissà se lo vedremo

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La Giunta regionale infine ha deciso: il nuovo ospedale unico dell’ASL To 5 si farà a Cambiano. La scelta del sito era già stata ampiamente rivelata diversi mesi fa,

ma l’ufficialità è arrivata solo a febbraio.

“Dallo studio comparativo redatto dal Gruppo di lavoro interdirezionale, con la partecipazione dell'Asl TO5 e di altri soggetti tecnici – ha ribadito l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - risulta che l’area di Cambiano, con una percentuale di soddisfazione del 61 per cento, contro il 50 per cento dell’area di Moncalieri-Trofarello e il 28 per cento dell’area di Villastellone, è la più idonea. La Giunta ne ha preso atto, chiedendo al Consiglio regionale di approvare tale scelta nell’ambito del programma di interventi di edilizia sanitaria regionale”.

Secondo la Regione i punti di forza a favore di Cambiano sono almeno due. L’area, più vasta delle altre, è già in parte di proprietà demaniale (un deposito dismesso di mezzi dell’esercito). Inoltre presenta una buon grado di accessibilità trovandosi  tra l’altro vicina agli svincoli della tangenziale.  Google Map alla mano e traffico permettendo, per chi arriva in auto il sito di Cambiano si trova a 10 minuti da Chieri, a un quarto d’ora da Carmagnola e a 17 minuti da Nichelino.

La Giunta Cirio ha così modificato le decisioni assunte dalla precedente amministrazione Chiamparino, ma nel frattempo sono passati quasi quattro anni e ormai anche questa legislatura sta entrando nella fase finale. Se nel 2024 dopo le elezioni regionali dovesse cambiare l’amministrazione, la Regione cambierà di nuovo idea? Non sarebbe la prima volta. Ai tempi della Mercedes Bresso si era deciso di costruire il nuovo ospedale di Moncalieri in zona Carpice al confine con Nichelino. L’impresa pareva proprio dietro l’angolo, addirittura nessuno ebbe da eccepire sul fatto che il sito prescelto fosse in realtà un’ex discarica interrata con fuoriuscite di biogas. Ma poi non se ne fece nulla e si optò per l’ospedale “unico” in sostituzione di quelli di Moncalieri, Chieri e Carmagnola.

Di qui partirono lunghe dispute tra Comuni per individuare un sito “baricentrico” per il territorio dell’ASL To 5, un’operazione simile alla quadratura del cerchio, dati gli attuali confini dell’azienda sanitaria che spazia dalla zona di Carmagnola al chierese comprendendo persino Comuni come Castelnuovo Don Bosco e Passerano Marmorito in provincia di Asti.

Da quando la Regione ha rimesso in discussione la location del nuovo ospedale unico in zona Cenasco/Trofarello, i sindaci di Nichelino e Moncalieri hanno subito espresso la loro contrarietà sottolineando che questa correzione di rotta avrebbe causato un enorme allungamento dei tempi.

L’assessore regionali Icardi dice che ci sono le risorse per avviare l’opera:  “Sul piano del finanziamento l’opera rientra già nel piano triennale di investimento dell’Inail per un importo di 202 milioni di euro”. Ma anche su questo non trascurabile particolare per esempio il sindaco di Chieri avanza qualche dubbio:  “Icardi assicura che il nuovo ospedale sarà realizzato grazie all’investimento INAIL (202 milioni di euro). Ma i fondi INAIL sono un prestito condizionato e sono vincolati a progetti definiti. Non essendoci un progetto per l’ospedale di Cambiano (dove si deve partire da zero), ciò significa che i soldi per ora non ci sono”.

La telenovela dell’ospedale continua. Sono almeno cinquant’anni che se ne parla, ma la posa della prima pietra non è così vicina. 

Ni.Co.