La scuola e lo studio spesso rappresentano un peso per molti giovani, soprattutto nella fase adolescenziale,
durante la quale i ragazzi prediligono attività più ludiche come ad esempio, praticare sport o uscire con gli amici. Tuttavia, esistono anche eccezioni, come ad esempio Patrizia Dughera, nichelinese di origine astigiana, che ha dedicato buona parte della sua vita ai libri e allo studio, riuscendo ad ottenere importanti risultati, dal momento che ha conseguito cinque lauree, una triennale e quattro magistrali.
Patrizia, puoi raccontarci brevemente il tuo percorso accademico?
Sono cresciuta a Passerano Marmorito in un piccolo paesino del Monferrato al quale sono molto affezionata. Sin da bambina trascorrevo pomeriggi interi a leggere libri di vario genere, dai saggi ai romanzi di avventura. Ero una studentessa volenterosa, sempre alla ricerca di nuove nozioni da imparare. Inoltre, sono stata fortunata perché la mia famiglia ha sempre incoraggiato le mie predisposizioni. Ricordo che da bambina (sono nata nel 1982, quindi parliamo degli anni Novanta) mi piacevano molto i cartoni animati giapponesi, come ad esempio Goldrake, Geek Robot d’acciaio, Daitarn 3 e Mazinga: ad ogni puntata rimanevo letteralmente estasiata dai sottotitoli, scritti in lingua originale. Dopo il liceo mi sono iscritta al corso di laurea triennale e poi magistrale in lingue e culture dell’Asia e dell’Africa dell’Università di Torino: sono così riuscita a realizzare il mio sogno, imparare a leggere e scrivere in cinese e in giapponese.
Dopo la laurea, ho ricevuto una proposta di lavoro che ho accettato a causa di gravi motivi famigliari, nonostante avessi altri progetti per il mio futuro. Tuttavia, nonostante il lavoro, la passione per lo studio non è venuta meno, così ho deciso di iscrivermi di nuovo all’università: nel 2016 ho conseguito la laurea magistrale in Scienze Internazionali, nel 2019 in Antropologia Culturale ed Etnologia e il 7 novembre del 2022 mi sono laureata in Scienze Storiche.
Sei riuscita ad utilizzare le tue competenze nel mondo del lavoro?
Purtroppo ancora non ci sono riuscita, nel frattempo, grazie alla fiducia accordatami da uno dei miei professori, sono diventata cultrice della materia e ho l’opportunità di tenere lezioni e seguire tesi di laurea.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Una delle mie priorità è sicuramente quella di riuscire a trovare un lavoro che mi permetta di utilizzare le competenze che ho acquisito in questi anni. Inoltre, mi piacerebbe molto scrivere un libro sulla fasciatura dei piedi in Cina, un tema che mi ha particolarmente affascinato.
Lo studio è sacrificio, ma offre sicuramente un contributo molto importante alla nostra visione del mondo. Spero che le nuove generazioni ne comprendano l’importanza.