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Nichelino come Hollywood

C'era una volta
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Che il cinema italiano sia nato a Torino è cosa risaputa. Meno noto è invece il fatto che Nichelino e dintorni (la frazione di Stupinigi con la sua barocca residenza reale e la zona del Sangone)

abbiano svolto, fin dai tempi del muto, un ruolo significativo, soprattutto per le location e i set utilizzati dalle case di produzione.

Era l'inizio del secolo scorso e la Settima Arte sembrava più un gioco magico piuttosto che una forma di espressione artistica e un'industria dalle grandi potenzialità.

Già a quel tempo, con le pellicole della Ambrosio Film, a Stupinigi e lungo le rive del Sangone non era raro vedere all'opera molte troupe cinematografiche: la super produzione “Nozze d'oro” (Luigi Maggi/1911), “Il pellegrino” (Mario Caserini/1912) e “I promessi sposi” (Eleuterio Rodolfi/1913), per citare alcuni titoli.

Ma anche “Cabiria” (Giovanni Pastrone/1914, con didascalie di Gabriele D'Annunzio), il successo mondiale di quella stagione eccezionale del cinema muto italiano (fu in assoluto il primo film proiettato alla Casa Bianca), risulta essere stato girato sul Sangone per le sequenze “marittime” (n.d.r. pare nella zona di Trana).

Negli anni Cinquanta  Nichelino e il suo circondario vengono utilizzati come set per le riprese di pellicole di genere storico, mitologico e avventuroso.

In particolare, tratti da Emilio Salgari (l'uomo che narrò di terre lontane senza aver mai viaggiato), furono realizzati – nello scenario naturale del Sangone – “I misteri della Giungla Nera” (Gian Paolo Callegari/1954) e “La vendetta dei Tughs” (Gian Paolo Callegari e Ralph Murphy/1954), entrambi interpretati da Lex Barker e Fiorella Mari.

Lo statuario e sregolato Lex Barker (protagonista anche di cinque Tarzan, ruolo che aveva ereditato dal leggendario Johnny Weissmuller), fra un ciak e l'altro, trovò anche il tempo di sposarsi, il 7 settembre 1953, nel Municipio di Torino, con la collega Lana Turner, autentica star dell'epoca (giunta al quarto dei suoi sette matrimoni).

La Palazzina di Caccia di Stupinigi fu una delle location scelte anche da King Vidor per il suo kolossal “Guerra e pace” (1956), con il torinese Mario Soldati come regista della seconda unità;  una pellicola vincitrice di diversi premi, candidata a tre Oscar e con un cast fenomenale (Audrey Hepburn, Henry Fonda, Mel Ferrer, Vittorio Gassman e Anita Ekberg).

Tra gli altri film girati nella Palazzina e nel parco circostante ricordiamo: “Non me lo dire” (Mario Mattoli/1940), con Erminio Macario, Wanda Osiris e Tino Scotti; “Cenerentola” (Fernando Cerchio/1948), con Lori Andri e Afro Poli; “Quelli della calibro 38” (Massimo Dallamano/1976), con Marcel Bozzuffi, Carole André e Riccardo Salvino; “La puttana del Re” (Alex Corti/1990), con Valeria Golino e Timothy Dalton; “Ferdinando e Carolina” (Lina Wertmuller/1999), con Sergio Assisi, Gabriella Pession e Gianni Bonagura; “I banchieri di Dio” (Giuseppe Ferrara/2002), con Giancarlo Giannini, Pamela Villoresi, Omero Antonutti e Rutger Hauer; “Prendimi l'anima” (Roberto Faenza/2003), con Emilia Fox e Iain Glen; “Lettere dal Sahara” (Vittorio De Seta/2005) con Djibril Kébé, Thierno Ndiaye, Paola Aimone Rondo e Stefano Saccotelli; “Ulysses - A dark odissey” (Federico Alotto/2018), con Udo Kier, Andrea Zirio e Anamaria Marinca.

Ma per Stupinigi non poteva mancare nemmeno la televisione ed ecco allora la stagione delle fiction: “Elisa di Rivombrosa” (Cinzia TH Torrini/2002-2003), con Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi; “La bella e la bestia” (Fabrizio Costa/2014), con Blanca Suarez e Alessandro Preziosi; “Non uccidere” (Giuseppe Gagliardi e registi vari/2015-2018), con Miriam Leone, Matteo Mattari e Monica Guerritore.

Senza scordare, nel 2012, la versione televisiva della Cenerentola di Gioacchino Rossini, per la regia di Carlo Verdone, con Simone Alberghini, Edgardo Rocha e Lena Belkina.

Davvero Nichelino come Hollywood...

Antonio Infuso