Questa foto aerea è di inizio anni Sessanta e ritrae uno scorcio di via Cacciatori.
E’ riconoscibile sulla sinistra un capannone che oggi fa parte del centro commerciale “I Viali” (sede di un negozio di giocattoli). Sulla destra c’è una fabbrica, mentre sullo sfondo si stagliano i caseggiati di Mirafiori da poco costruiti. Al centro si intravede il letto del Sangone; la zona rialzata è l’odierno Parco Piemonte sulla sponda torinese che all’epoca era in realtà un’enorme discarica. C’era a quei tempi la scriteriata abitudine, legalizzata, di accumulare rifiuti sulle sponde dei corsi d’acqua. Un po’ più spostati sulla desta si notano anche alcuni mucchi di sabbia o ghiaia, probabilmente legati ad una delle cave ancora in esercizio sul Sangone.
Via Cacciatori in quegli anni iniziò a caratterizzarsi commercialmente a seguito dell’insediamento del magazzino della famiglia Garosci. Giorgio Alfredo e i fratelli Riccardo e Dario, originari della Liguria, avevano portato avanti una fiorente attività distributiva di olio e vini liguri allargando progressivamente l’interesse a tutto il settore alimentare. Nel 1959 aprirono con il marchio VeGè il primo supermercato a Torino e in Piemonte. L’azienda dei Garosci fu una fucina di geniali intuizioni che avrebbero caratterizzato l’evoluzione del commercio nei decenni successivi: dalla diffusione dei prodotti a marchio alle tessere sconto. Anche i capannoni di via Cacciatori rappresentarono il prototipo per nuovi sistemi di distribuzione: una linea evolutiva che porterà dalla vendita all’ingrosso all’idea di grosmarket, fino al moderno ipermercato e all’outlet. “Andiamo a fare la spesa da Garosci” si diceva una volta a Nichelino. Il supermercato di via Cacciatori divenne poi per un certo periodo “Il Continente”, fino a che il Gruppo Garosci confluì nel colosso Carrefour.