"Inizia il nostro ministero di parroci nelle comunità parrocchiali di Nichelino.
In una diocesi che rapidamente cambia volto a causa del ridursi del numero dei sacerdoti, viene chiesto ai sacerdoti e alle comunità parrocchiali di affrontare cambiamenti e trasformazioni importanti. Il nostro arcivescovo con una lettera alla diocesi ha condiviso con la comunità dei credenti un orizzonte verso il quale muoversi. Un orizzonte che può apparire un po’ sfocato a causa degli interrogativi e delle incertezze che ci presenta, ma che nel suo insieme ha come desiderio di mantenere il più possibile “vive” le comunità parrocchiali presenti sul territorio nonostante il ridursi del numero dei sacerdoti.
Anche la città di Nichelino è coinvolta in questi cambiamenti non senza difficoltà e con un po’ di sofferenza. I primi incontri di questi mesi sono stati ricchi e appassionati. Ricchi per i contenuti affrontati e per le persone incontrate, appassionati perché abbiamo condiviso in maniera molto schietta la fatica di questo cambiamento. È faticoso lasciare abitudini e sicurezze.
Sentiamo il desiderio di ringraziare don Riccardo, don Gianfranco e don Fabrizio, insieme a padre Giovanni, don Eduard, don Filippo e i Diaconi per come ci hanno accolto e introdotti nelle comunità. Non è per niente facile per un sacerdote cambiare comunità, perché significa allontanarsi da amicizie ed affetti costruiti con pazienza e passione, uscire da una quotidianità che ci ha accompagnato nel tempo. Nulla di tutto questo va perduto. San Paolo direbbe che l’amore resta, non si cancella. Grazie per la fraternità con la quale ci avete accolti.
C’è un senso di gratitudine per la storia delle nostre comunità, per come hanno saputo testimoniare la fede e l’impegno nei vari quartieri della nostra città. Sentiamo la bellezza di poter attingere a questo patrimonio di impegno, di collaborazioni, di inventiva che nel tempo ha permesso di stringere relazioni profonde con tante realtà di Nichelino, dalle istituzioni alle numerose associazioni.
Riprenderemo da qui il nostro cammino forse con stili diversi, ma con lo stesso desiderio di camminare insieme nella fede. Ci impegneremo a mantenere il più possibile l’identità di ogni comunità con tutta la ricchezza di attività che le caratterizza. Questo sarà possibile grazie all’impegno dei tanti volontari già coinvolti nelle attività pastorali e di quanti si lasceranno coinvolgere. Se uno dei motivi di fondo che ci porta verso questo nuovo cammino è la riduzione del numero dei sacerdoti, vorremmo non essere semplicemente guidati da questa evidenza; sentiamo di trovarci nella possibilità di vivere insieme (preti e laici) un periodo in cui dare ancora più valore al contributo e allo specifico di ognuno, per una Chiesa che possa essere sempre più in linea con le indicazioni di Papa Francesco.
Nell’affrontare il tema delle celebrazioni, la riduzione del numero dei sacerdoti ci costringe a modificare gli orari delle messe feriali e festive. Anche in questo caso faremo il possibile per garantire il più possibile la celebrazione dell’eucarestia domenicale in tutte le comunità.
Ringraziamo da subito chi condividerà con noi l’entusiasmo di questa nuova sfida. L’augurio che ci facciamo, come comunità parrocchiali, è quello di continuare ad essere uno spazio accogliente per credenti e non credenti, una porta aperta a tutti i cercatori di Dio, perché “coloro che lo cercano lo possano trovare”.
Don Alberto e don Davide